Come realizzare quadri in Resina
Resina Epossidica Italia è lieta di proporvi questo articolo sulla Fluid Art, scritto da Tania Abatiello, che ci parlerà di come muovere i primi passi e alcuni "segreti" da usare per quadri come quello in fig.1.
buona lettura a tutti.
FLUIDOLAB http://www.fluidolab.com/
Mi presento:
mi chiamo Tania Abatiello e, oltre ad essere un’istruttrice subacquea, creo opere ed oggetti di arredo con la resina.
Non è molto che ho scoperto questo materiale, ma da subito ho tratto grandi soddisfazioni ed emozioni utilizzandola.
Tanto da crearmi un laboratorio dedicato, FluidoLab, in cui poter sperimentare attraverso la fluid art appunto e farne un secondo lavoro.
Con la resina utilizzo diverse tecniche per creare gli effetti più disparati e mi lascio ispirare dai marmi e dai minerali in genere; ma essendo una grande appassionata di subacquea è principalmente il mare che influenza le mie opere, oltretutto la resina, essendo fluida e cristallina rende perfettamente l’idea dell’acqua.
Siete curiosi di sapere come ho creato il quadro marino in foto?
Ve lo racconto:
innanzitutto ho organizzato bene il tavolo da lavoro e nastrato la parte sottostante della base.
Trovo fondamentale l’ordine e la pulizia quando si ha a che fare con la resina, è davvero un attimo fare dei pasticci intorno a sé e sull’opera! Ho dato una mano di gesso sul pannello (MDF), questo funge da primer e fa risultare i colori molto più brillanti. Poi sono passata alla preparazione della resina calcolando, ovviamente prima, la quantità in base all’area del pannello.
Ho suddiviso la resina in bicchieri più piccoli, tanti quanti i toni di colore prescelti. In questo caso ho utilizzato sei toni di colore: uno per la spiaggia e 5 per la sfumatura del mare.
Preparato i colori è arrivato il momento più emozionante, quello della prima colata. Io provo sempre un brivido nell’accingermi a farlo!
Ho iniziato con la spiaggia, poi ho colato i turchesi e via via gli altri toni blu fino a quello più scuro. Poi mi sono sporcata le mani (o meglio dire i guanti) e con le dita ho mischiato tra loro i colori per rendere al meglio la gradazione di colore del mare.
Altro momento molto divertente.
Poi ho eliminato le bolle passando molto velocemente una fiamma sopra la colata.
Una volta che questo primo strato si è catalizzato, sono passata al secondo ed ho creato la mia prima onda.
In questo caso basta una piccola quantità di resina colorata di bianco ed il resto lasciarla trasparente.
Ho colato prima una striscia irregolare di resina bianca e subito dopo la trasparente, stando attenta a non sovrapporle.
A questo punto con un semplice phon per capelli ho creato la schiuma indirizzando il getto d’aria sulla colata bianca.
Normalmente si creano da sole, ma per aumentare il numero e l’effetto delle celle, è possibile spruzzare dell’alcool puro.
Personalmente nelle mie opere non amo particolarmente le celle e preferisco un mix di queste e l’effetto nuvola, trovo il risultato più delicato.
Ma ovviamente sta nel gusto del creativo decidere il risultato che vuole ottenere!
Ho creato allo stesso modo le altre onde, attendendo sempre alcune ore tra una e l’altra.
Durante l’ultima colata ho inglobato le barchette di carta, la mia firma personale. In tutti i miei quadri ed oggetti ispirati al mare le troverete: in quel blu profondo, che amo tanto, mi piace evocare l’uomo, il viaggio, l’esplorazione.
Ecco, il lavoro è quasi finito! Non rimane che attendere tutte le ore necessarie per la catalisi completa e rifinire i bordi dell’opera.
Speriamo vi sia stata utile questa lettura.
Concy
Grazie e complimenti. Sarà un piacere provare crearne uno. Posterò il risultato 🤞